Apple ha compiuto un lavoro "straordinario" nell'assemblare il nuovo iPod Touch: in uno spazio fino al 20% inferiore rispetto al nuovo iPhone, gli ingegneri hardware sono riusciti a incastonare tutti i chip in modo perfetto, grazie all'uso di schede logiche più piccole, alcune componenti sono state inglobate o scartate, e anche una batteria più lunga e sottile, ma dalle performance ottime.
Come possiamo vedere dalla foto qui sopra, il cuore (quadrato rosso) dell'iPod Touch è il processore dual-core A5, già implementato nell'iPad 2 e nell'iPhone 4S.
Poi si può vedere in alto a destra (verde) il modulo Wi-fi e sotto una componente per la gestione della batteria (giallo).
A sinistra in basso (arancione), si trova la memoria flash NAND da 32 GB realizzata da Toshiba, mentre in basso (viola) c'è una componente già trovata anche sull'iPhone 5 di cui non si sa ancora molto.
Durante la fase di smontaggio, si può notare il nuovo connettore Lightning e il jack delle cuffie da 3,5 mm, entrambi collegati da un lungo cavo di plastica che si attacca alla logic board: questa immagine era stata viste più volte durante i rumors in Agosto, ma che la componente sembrava per l'iPad Mini.
Alla fine dell'analisi, si può evincere come sia complesso in generale smontare e quindi anche effettuare riparazioni sul nuovo iPod Touch, poichè adesso molte componenti vengono saldate tra loro.
Inoltre l'iPod è incollato con adesivi speciali che rendono difficile l'apertura dell'iDevice, ma tutto ciò è collegato alla vera filosofia Apple portata avanti da Jobs, e continua ancora oggi: i prodotti con la mela morsicata devono essere impiegati così come vengono acquistati, non sono ideati per essere aperti o modificati dagli appassionati di tecnologia, e così la ricerca ostentata del design minimalista hanno portato ad una complessità elevata sia nell'assemblaggio che nell'azione inversa.
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