Assunto originariamente da Scansoft, Briggs registrò oltre 5000 frasi nel 2005, durante tre settimane di intenso lavoro. Le sue registrazioni furono convertite per essere usate in Siri, lui venne pagato e continuò la sua vita. Poi, nel 2010, la Scansoft fu acquisita da Apple e nel mese di ottobre è stato venduto l’iPhone 4S… con la voce di Briggs al suo interno.
Ecco le parole del protagonista:
“Ho fatto una serie di registrazioni, dovevo parlare in modo molto particolare con una lettura piatta e uniforme. Poi i tecnici prelevano determinate parti, per fare in modo che la mia voce virtuale sia in grado di leggere qualsiasi cosa anche se non ho registrato tutte quelle parole. Tra l’altro non sapevo che la mia voce fosse inclusa nell’iPhone 4S fino a quando non ho ascoltato Siri in azione durante una dimostrazione in TV. Poco dopo ricevetti una chiamata da Apple, era un rappresentante della società che mi chiedeva di non parlare pubblicamente di Siri. Io gli ho risposto che io e Siri non siamo una sola persona e che avevo registrato quelle voci 6 anni prima, per una società che non era Apple. Da allora non mi hanno più richiamato”.
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