Chi di noi non fa uso degli ormai popolarissimi servizi di "cloud storage"? se ancora non ne fate utilizzo o semplicemente volete sapere le differenze, vantaggi e svantaggi dei diversi servizi di storage continuate a leggere l'articolo così da farvi un'idea sul quale sia il migliore e sopratutto il più affidabile.


Noto in passato semplicemente come: Box.net, Box è un veterano dell’archiviazione e condivisione dei dati su Internet e in passato si è proposto come alternativa a servizi di Apple. Box offre sia account personali gratuiti e limitati della dimensione 5 GB di archiviazione, che offerte aziendali a pagamento, su cui il servizio punta molto, che vanno da 1 TB ad account con “spazio illimitato”. C’è ovviamente un’app ufficiale per iPhone (e per iPad), tramite cui possiamo accedere, visualizzare, stampare e condividere i file archiviati, proteggerli con crittografia, aggiungere foto e video dalla Libreria, e tramite l’integrazione con altre app anche creare e modificare documenti Word, firmare PDF e altro ancora.
Sino a qualche mese fa Box era utilizzabile solo dalle app “mobili” o via web browser ma di recente ha aggiunto software desktop per PC e Mac tramite cui è possibile accedere e soprattutto sincronizzare i file

Google Drive non è altro che un’evoluzione di Google Docs (che integra e soppianta) e quindi più che offrire semplicemente spazio per archiviare dati è uno strumento per lavorare su documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni, ma anche PDF e immagini e per collaborare con altri utenti. Il servizio ha account di base gratuiti con 5 GB di spazio che sale a 25 GB pagando pochi dollari al mese. Ci sono utility di sincronizzazione per PC con Windows e Mac OS X e app “mobili” per Android e iOS. Aspetto e funzioni dell’app su iPhone richiamano quelli di Dropbox & C.

ma Google sta man mano aggiungendo caratteristiche specifiche. Possiamo scartabellare tra documenti e cartelle creati online, visualizzare documenti di vario tipo, contrassegnare i dati e renderli disponibili “offline” e impostare la condivisione con altri utenti. Di recente è stata aggiunta una funzione di upload per immagini o video e la possibilità di creare nuove cartelle e documenti di testo direttamente da iPhone (e iPad) nonché la modifica di testi e fogli di calcolo.
Dopo anni di dischi virtuali per archiviare e condividere file, Apple ha cambiato strategia, e con il passaggio da MobileMe ad iCloud ha rimosso l’iDisk a favore di un’archiviazione e gestione più trasparente e ancora di più sinergica con i suoi sistemi operativi e servizi. iCloud è integrato a livello di sistema in Mac OS X e in iOS e può gestire tutta una serie di dati, dagli Streaming foto condivisi alle impostazioni delle app, dai promemoria ai contatti, dai documenti prodotti con iWork e altre app supportate ad archiviare la musica di iTunes Match fino ad accogliere backup integrali del contenuto di un iPhone, iPod touch o iPad.
Di base Apple offre 5 GB di spazio a ogni utente iOS o Mac, in cui non sono inclusi (per fortuna) i contenuti acquistati dall’iTunes Store e tantomeno le foto: a pagamento si può salire sino a 50 GB.
Fondato nel 2007, Dropbox si è conquistato il titolo di servizio di backup e condivisione “Cloud” per antonomasia. Ha una formula base gratuita che offre 5 GB di spazio, incrementabile fino a 18 in vari modi (ad esempio se si iscrivono amici) e piani commerciali a pagamento che arrivano fino a 500 GB. Affidabile e molto completo, Dropbox ha software per Windows, Macintosh e Linux che sincronizzano il contenuto di una cartella su disco con i suoi server: ai contenuti di questa cartella si può accedere tramite un qualsiasi web browser e ovviamente tramite l’app ufficiale per iPhone (e altri tipi di cellulari) che permette anche di visualizzare i dati, scaricarne una copia in locale, aggiungerne altri, anche in automatico, nonché attivare la condivisione di file o intere cartella.

Dropbox è lo standard dell’archiviazione nella nuvola ed è supportato da tantissimi servizi, software e utility per PC ma anche su iPhone e iPad, che vi possono salvare o esportare dati sia che si tratti di un editor, di un database, un’app per leggere gli ebook o per gestire le ricette.

Anche Microsoft ha una sua offerta “cloud”, si chiama SkyDrive, è legata alla versione online di Office ed è integrata con le ultime versioni dei suoi sistemi operativi. Il “disco nel cielo” di Microsoft offre spazio gratuito di archiviazione di ben 7 GB, che a pagamento arriva sino a 100 GB, e l’accesso e la gestione possono essere effettuati anche tramite un’utility per Macintosh e, soprattutto, da un’app ufficiale gratuita e universale per iOS. Oltre a visualizzare e gestire documenti già caricati da PC (o Mac), consultarli e scaricarne una copia, dal nostro iPhone possiamo aggiungere foto o video nuovi o prelevati dalla Libreria del dispositivo e possiamo usare le funzioni di condivisione. Tramite l’app di SkyDrive possiamo invitare via email nuovi collaboratori, permettendo la sola visualizzazione o anche la modifica del documento.

Viceversa il software ha una sezione in cui ci mostra tutti gli elementi (file o anche intere cartelle) che altri utenti del servizio hanno condiviso con noi
Ottimo lavoro!!! Davvero un bell'articolo!!!
RispondiEliminaGrazie 1000 :)
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