
Con l’aiuto della su amica Amani, in perenne contatto con lui via radio, Liang inizia a studiare e ad osservare degli organismi, chiamati “Zoa”, mentre l’intelligenza artificiale ART analizza i dati e compila le schede dedicate a ciascun alieno.
Ben presto ci si accorge che a rendere possibile questo miracolo sono le cosi dette “Cerebrane”, delle membrane organiche che sigillano nel loro interno le caverne in aree definite, filtrando gas e temperatura e creando delle zone adatte allo sviluppo e alla crescita di diverse forme di vita. Questi di fatto sono i livelli del gioco, che potremo superare solo aiutando gli organismi a riprodursi, creando sufficiente “biomassa” da rendere la zona autonoma dalle Cerebrane, che a quel punto si dissolveranno ne nulla lasciandoci così la strada libera per proseguire.
Una volta esplorata in maniera completa un’area questa viene automaticamente aggiunta alla nostra mappa così da poter viaggiare da una zona all’altra più velocemente. Il gioco non è eccessivamente difficile: sebbene non manchino pericoli, questi non sono onnipresenti e in linea di massima potremo esplorare e interagire con una certa rilassatezza. Qual'ora combinassimo un qualche tipo guaio, ad esempio se creiamo un’infestazione, non potremo più riavviare il livello dall'inizio e saremo così "costretti" a risolvere il problema che abbiamo creato con gli strumenti che il gioco ci metterà a disposizione. Proprio per questo è fondamentale che il giocatore scelga in maniera accurata le proprie mosse.
Waking mars è disponibile su App Store a 4,49€ ed è compatibile con iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPhone 5, iPod Touch (terza generazione), iPod touch (4a generazione), iPod touch (5a generazione) e iPad. Richiede l'iOS 4.3 o successive. Questa app è ottimizzata per iPhone 5.
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