giovedì 30 maggio 2013

Apple presenta l'iPod Touch low-cost da 16GB [Aggiornato]

Da pochissime ore è disponibile sullo store Apple un nuovo modello di iPod Touch, il quale sarà sprovvisto di fotocamera iSight.


Il nuovo iPod Touch ha una memoria da 16 GB e a differenza degli altri modelli non sarà dotato della fotocamera iSight (sviluppata da Apple), questo sicuramente per cercare di contenere i costi, infatti il "nuovo" iPod verrà venduto a 249€.
Le altre caratteristiche saranno le stesse presenti sui precedenti modelli da 32 e 64 GB, quindi ci ritroveremo tra le mani un dispositivo dotato di: Display Retina da 4" con una risoluzione di 1136x640 pixel, case in alluminio anodizzato proprio come iPhone 5 (6,1 millimetri di spessore), processore A5 dual-core e tutte le varie connettività.
Chissà, magari la "comparsa" di questo iPod economico ha qualcosa a che fare con la possibilità che Apple sia davvero interessata a produrre un iPhone economico e che magari come questo iPod Touch avrà delle limitazione hardware e/o software per tenere il prezzo il più basso possibile.

Aggiornamento:
Con l'arrivo di questo nuovo iPod Touch Apple ha deciso di togliere dal proprio store i vecchi iPod Touch di quarta generazione che per questo motivo non potranno più essere acquistati tramite lo store.

lunedì 6 maggio 2013

Meglio iPad o iPad mini? Te lo dice Apple Planet

Sin dalla sua uscita in molti si sono chiesti se il nuovo iPad mini potesse sostituire il fratello maggiore, i dubbi sicuramente scaturivano dalla scelta di Apple di inserire sul nuovo iPad mini l'ormai vecchio processore A5 dual core (utilizzato sia su iPhone 4S che su iPad 2) e sopratutto per l'assenza dello schermo retina, il quale avrebbe garantito all'iPad mini una risoluzione dello schermo pari a quella del nuovo iPad.

Andiamo ora a vedere insieme le caratteristiche, vantaggi e svantaggi di questi 2 fantastici prodotti e vediamo insieme qual'è il più adatto alle vostre esigenze.


Cominciamo l'articolo parlando dell'iPad mini presentato da Apple lo scorso 23 ottobre. Il nuovo iDevice di Apple ha suscitato fin da subito moltissimo interesse tra il pubblico, tant'è che per questo dispositivo ci fu un record di pre-order. Ma vediamo se l'iPad mini può effettivamente sostituire l'iPad.
Le dimensioni dell’iPad mini sono indubbiamente alla base del suo grandissimo successo. iOS 6 per iPad mini è stato leggermente modificato in modo che lo schermo dell’iPad mini sia touch solo quando serve. Il sistema operativo dell’iPad mini riesce a distinguere con altissima precisione quando stiamo facendo un tap in una zona prossima al bordo da quando lo stiamo tenendo in mano e le nostre dita toccano parzialmente e inavvertitamente lo schermo, ignorando in maniera automatica questi comandi involontari. Questo è un altro dei piccoli ma preziosissimi dettagli per cui Apple è ormai nota e con cui migliora come nessun altro sa fare l’esperienza d’uso dei propri prodotti e facilita la vita agli utenti. Ma passiamo ora ad una delle domande più frequenti che vengono fatte quando si parla di questo iPad mini; E le performance? se compro questo iPad mini potrò giocare con gli ultimi giochi usciti e sfruttare a pieno le applicazioni? L’iPad mini ha lo stesso hardware dell’iPad 2 ed adotta quindi lo stesso processore dual-core A5 sviluppato dalla stessa Apple (utilizzato come detto precedentemente anche su iPhone 4S) così da non imporre alcun sacrificio nell’uso quotidiano del tablet: l’avvio delle applicazioni come l'elaborazione dei dati è davvero molto veloce, la grafica nei giochi è scattante anche se non ai livelli del nuovo iPad in cui la grafica nei giochi appare più veloce (per via del processore A6X) e con una risoluzione nettamine più alta (per via del display Retina). L’interfaccia appare fin da subito fluida e molto reattiva.
Quindi, che si tratti di passare da un’app all’altra, sfogliare le pagine di un libro, ritoccare foto, guardare film oppure giocare anche con i titoli più "impegnativi" non avremo nessun tipo di problema. Nonostante la betteria di dimensioni ridotte, l'iPad mini offre un’autonomia in linea con lo standard a cui Apple ci ha abituato in questi anni con i suoi dispositivi. Apple afferma infatti che è possibile arrivare con molta tranquillità fino a 10 ore di navigazione web via Wi-Fi, riproduzione video o riproduzione audio e fino a 9 ore di navigazione web tramite le reti dati. L’hardware dell’iPad mini non è però una copia precisa del 2 (come molti pensano) e contiene molte delle tecnologie presenti nell’iPad di ultima generazione, infatti  la videocamera frontale supporta FaceTime HD che può fare foto da 1,2 Megapixel e video in HD con una risoluzione massima di 720p, si può usare per videochiamate FaceTime, anche su rete cellulare, offre inoltre anche il rilevamento dei volti e la stabilizzazione automatica dell’immagine quando dobbiamo scattare un foto. La fotocamera integra nel suo interno il sensore BSI (backside illumination) per facilitare gli utilizzi in ambienti con pochissime fonti di luce. Mentre sul retro abbiamo a disposizione una videocamera iSight da 5 Megapixel, con ottica di ultima generazione che ci consentirà di scattare fotografie molto nitide e di registrare filmati in full HD a 1080p.


A sorpresa di tutti il 23 ottobre l’iPad di terza generazione viene sostituito da un modello ancora più potente, in netto anticipo sui tempi previsti (molto probabilmente è stato deciso di sostituire il “vecchio modello perché presentava problemi di surriscaldamento") . Il nuovo iPad di quarta generazione conferma il display Retina da 9,7” con una densità di 264 ppi. Ma a spingerne le performance c’è ora il nuovissimo processore A6X che integra una GPU quad core. Si tratta di una variante ulteriormente potenziata del processore A6 montato su iPhone 5, che è in grado di raggiungere prestazioni sia della CPU che della GPU fino a due volte più veloci rispetto al chip A5X presente sull’ormai “vecchio” iPad di terza generazione. Il nuovo processore rende il nuovo iPad ancora più veloce e reattivo, sia per il lavoro di tutti i giorni che per il gioco, e offre un sistema di elaborazione dell’immagine che migliora sia l’elaborazione che la visualizzazione di foto e video. E nonostante la potenza nettamente superiore rispetto al vecchio modello rimane invariata l’autonomia, che a quanto dichiarato da Apple dovrebbe raggiungere sempre le 10 ore di navigazione web via Wi-Fi, di riproduzione video o riproduzione di musica e arrivare a 9 ore di navigazione web se ci connettiamo tramite le reti dati. Oltre lo schermo rimane invariato anche l’aspetto estetico: l’iPad ha lo stesso design sottile e leggero e le stesse dimensioni, cosa che rende il tablet compatibile con custodie del vecchio modello di terza generazione e gran parte degli accessori (tra cui Smart Cover e Smart Case). Non tutti, però, dato che anche in questo caso Apple ha sostituito il connettore dock a 30 pin con il nuovo Lightning che attualmente viene utilizzato anche su iPhone 5 e iPad mini, sanno che a differenza del vecchio cavo ha numerosi vantaggi, in primis la possibilità di inserirlo in entrambi i versi, velocizzando e facilitando così tutte le operazioni di trasferimento dati e sincronizzazione. Di contro nel modello 3/4G abbiamo ancora l’ormai “vecchia” Micro-SIM e non la nuova Nano-SIM (che molto presto diventrà uno standard). Novità anche per la dotazione foto/ video, di cui è stata potenziata la parte per videochat. Sul retro è confermata la foto/videocamera iSight con obiettivo a cinque elementi, apertura ƒ/2.4, filtro ibrido, autofocus, rilevamento dei volti, sensore BSI e stabilizzazione automatica dell’immagine.


In definitiva il consiglio che possiamo dare è quello di non scegliere il dispositivo più potente o quello più recente, ma quello che soddisfa di più le nostre esigenze. L'iPad mini è un prodotto estremamente comodo per via delle sue dimensioni ridotte e può essere perciò portato da per tutto, ma di contro viene dotato di un hardware che in molti potrebbero giudicare vecchio e quindi per questo escluderne l'acquisto. Ma come avete potuto leggere dalla nostra recensione l'iPad mini nonostante monti un processore "vecchio" è in grado di svolgere tranquillamente qualsiasi lavoro. L'unica cosa che lo differenzia dal nuovo iPad oltre le dimensioni e lo schermo più grande con risoluzione retina è la velocità con cui esegue le applicazioni e i processi più "pesanti" che richiedono quindi una maggiore potenza di calcolo come l'editing di foto e video e giochi. Perciò in definitiva se siete alla ricerca di un tablet per leggere, guardare film o giocare il consiglio è sicuramente quello di acquistare l'iPad mini, mentre se oltre a leggere, guardare film e giocare utilizzate l'iPad per lavori molto "pesanti" come la realizzazione di video, editing di foto e documenti interattivi che integrino al loro interno foto e video il consiglio è quello di acquistare il nuovo iPad in quanto è quì che il processore A6X dà il suo meglio e lo schermo retina diventa un "plus" non indifferente.

Andiamo alla scoperta di Marte con Waking Mars

Liang è un astronauta, il primo uomo ad esplorare Marte. Sotto la crosta fredda e arida, in un sistema di caverne, incontra la vita sotto forma di organismi simili a piante e insetti terrestri.



Con l’aiuto della su amica Amani, in perenne contatto con lui via radio, Liang inizia a studiare e ad osservare degli organismi, chiamati “Zoa”, mentre l’intelligenza artificiale ART analizza i dati e compila le schede dedicate a ciascun alieno.
Ben presto ci si accorge che a rendere possibile questo miracolo sono le cosi dette “Cerebrane”, delle membrane organiche che sigillano nel loro interno le caverne in aree definite, filtrando gas e temperatura e creando delle zone adatte allo sviluppo e alla crescita di diverse forme di vita. Questi di fatto sono i livelli del gioco, che potremo superare solo aiutando gli organismi a riprodursi, creando sufficiente “biomassa” da rendere la zona autonoma dalle Cerebrane, che a quel punto si dissolveranno ne nulla lasciandoci così la strada libera per proseguire.


Waking Mars non è solo un gioco di esplorazione ma anche di strategia in quanto dovremmo studiare in maniera accurata tutte le nostre mosse per evitare di essere uccisi dai mostri alieni. Proseguendo il nostro cammino attraverso le caverne di Marte scopriremo organismi e situazioni diverse, e andremo a scoprire misteriosi segreti.


I controlli di gioco sono davvero molto semplici: il protagonista si muove a piedi o a propulsione seguendo il nostro dito (i movimenti del personaggio durante la nostra prova si sono dimostrati davvero precisi), è in grado di raccoglie semi o altri prodotti degli "zoa" che vengono poi inseriti nell’ inventario, per utilizzarli li selezioniamo e lanciamo prendendo la mira con il dito.
Una volta esplorata in maniera completa un’area questa viene automaticamente aggiunta alla nostra mappa così da poter viaggiare da una zona all’altra più velocemente. Il gioco non è eccessivamente difficile: sebbene non manchino pericoli, questi non sono onnipresenti e in linea di massima potremo esplorare e interagire con una certa rilassatezza. Qual'ora combinassimo un qualche tipo guaio, ad esempio se creiamo un’infestazione, non potremo più riavviare il livello dall'inizio e saremo così "costretti" a  risolvere il problema che abbiamo creato con gli strumenti che il gioco ci metterà a disposizione. Proprio per questo è fondamentale che il giocatore scelga in maniera accurata le proprie mosse.


A seconda delle decisioni che prenderemo avremo più o meno successo nel riportare la vita su marte, e la storia avrà finali diversi. Walking Mars in definitiva si è dimostrato un titolo estremamente divertente e ben realizzato.


Waking mars è disponibile su App Store a 4,49€ ed è compatibile con iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPhone 5, iPod Touch (terza generazione), iPod touch (4a generazione), iPod touch (5a generazione) e iPad. Richiede l'iOS 4.3 o successive. Questa app è ottimizzata per iPhone 5.

domenica 5 maggio 2013

Intervista a Franco Busnelli: la caduta del colosso di Cupertino – Parte 2

Prosegue l'intervista all'analista Franco Busnelli, che ci parla del titolo APPL e delle sue relazioni col mercato globale. Analizzeremo come la morte di Steve Jobs abbia influenzato le quote di mercato dell'azienda e le guarderemo più da vicino le prospettive del futuro dell'azienda.



Nella prima parte abbiamo visto come il titolo sia potuto scendere ai livelli attuali, adesso entreremo maggiormente nel dettaglio: "Una delle cose importanti da capire è che parte della valutazione che il mercato da ad un'azienda è costituita dal valore, del tutto virtuale ed ipotetico, che si attribuisce al marchio. Apple ha vissuto una fase di protagonismo presentando una serie di prodotti innovativi, diventati poi "cool"; ha inventato un mercato nuovo ed ha inizialmente occupato tutto lo spazio di vendita del mercato. Ora questo mercato verde numerosi concorrenti, alcuni con tecnologia assolutamente paragonabile ed altri con quote di mercato maggiori. Le prospettive di vendita dell'azienda californiana erano e sono tutt'ora positive, comunque milioni di appassionati in tutto il mondo continueranno a rimanere fedeli al marchio, ma il fenomeno dell'esplosione dal 2007 con iPhone sarà improbabile ripeterlo."


Ma quanto ha influito la morte di Steve sul mercato Apple? Franco Busnelli risponde: "La storia personale di Steve Jobs ha sicuramente influenzato gli acquirenti, seguendo le vicissitudini legate alla sua malattia, le persone rendevano la questione più personale e certamente aumentava il potere di vendita da parte di Apple. Ma con la sua morte termina la fine della fase ciclica dell'azienda, non avendo più la spinta del potere di vendita del prodotto provocata da un fattore di "moda", ciò porterà gli iDevice ad essere sempre più di nicchia per smartphone, computer e tablet, come è stata la Apple in passato; questa situazione è dovuta dal fatto che, mentre Steve Jobs era in vita la concorrenza era ridotta, dopo la morte, per un normale processo evolutivo del mercato, i rivali sono aumentati. Fattore inevitabile: la concorrenza sarebbe aumentata a prescindere dalla morte di Steven. L'attuale managment non si è dimostrato all'altezza, la società perde, quindi, la spinta che veniva dalla capacità innovativa. È una storia che si ripete: Nokia è un'azienda che aveva il 65% delle quote di mercato telefonico essendo una delle uniche produttrici di telefonini, adesso è un'azienda che rischia il tracollo. Indubbiamente l'azienda di Cupertino è sovracapitalizzata, avendo la possibilità di deliberare un buyback di 60 miliardi di dollari ne dimostra la forza economica."




Come si è comportato il mercato nei confronti del titolo di Apple? "Ciò a cui gli azionisti fanno attenzione è che gli utili continuino a crescere mantenendo un trend, guardando l'incremento degli utili di Apple degli ultimi anni difficilmente possiamo sostenere una proiezione allo stesso tasso di incremento di crescita. Io personalmente – prosegue Busnelli – posseggo un iPhone. All'inizio della stroria degli iDevice ero certo della crescita di Apple, ora la società la valuto diversamente, difficilmente un tasso di crescita incrementale analogo. A questo punto l'azienda non parlerà più di vendita di massa ma di vendita ai possibili affezionati che rimane comunque un porzione limitata del mercato. Apple chiuderà i prossimi trimestri avendo lo stesso utile del quarto precedente, o, addirittura, inferiore e non potrà garantire una buona prospettiva al mercato; sicuramente continuerà a produrre utili ma non come una volta. Il mercato non apprezza questo genere di azioni, perché non pensa al valore attuale ma a quello futuro. Ovviamente il titolo non scenderà significativa nei prossimi mesi perché con la questione del buy-back Apple si potrà difendere, investendo il proprio capitale nel titolo. Gli analisti, gli azionisti e il mercato in se quando APPL valeva 700$ hanno prezzato tutti i potenziali utili che Apple ha fatto in seguito."





Il mercato non aspetta l'uscita del prodotto, il mercato guarda gli utili fruibili dal prodotto. Franco Busnelli, ci ha rassicurati dicendo che Apple non rischia il tracollo finanziario, ma potrebbe diventare, se non lo è già, come una qualsiasi azienda multinazionale produttrice di utili ma non da creare una nuova bolla, come in molti hanno sperato e tutt'ora sperano: "È palpabile il fatto che Apple non sia più fenomeno trainante. Il mercato oggi la valuta sulla base di utili e quote di mercato, che si ritengono note e misurabili. La finanza va fatta con la testa e non col cuore."

Apple potrà mai tornare a splendere come in passato? "Amazon.com, che è stata una delle aziende nella bolla delle ".com" nel 2000, era arrivata a valere 90$. AMZN, nel 1997 (anno in cui è entrata in borsa) quotava 1,50$ ad azione, tre anni dopo l'azienda valeva 60 volte il valore iniziale. Oggi l'azienda vale 250$, comprata ai prezzi massimi del 2000 porta ad oggi un rendimento del 12% annuo circa. Bene, peccato che nel frattempo ha quotato anche intorno a 10$ ad azione."

Ringrazio personalmente Franco Busnelli per averci concesso il suo tempo e i suoi anni di esperienza, non possiamo far altro che aspettare. Ma Google nel frattempo cosa farà?



Gameloft annuncia Gangstar Vegas [Trailer]

Gameloft ha annunciato ufficialmente attraverso la pubblicazione di un trailer sul proprio sito il nuovo capitolo della serie Gangstar. Il nome del nuovo capitolo sarà "Gangastar Vegas" e sembrerebbe sia ambientato a Las Vegas come anche il titolo e il trailer lascerebbero intendere.

Com'è possibile notare dalle prime immagini apparse in rete il gioco dovrebbe sfruttare lo stesso motore grafico che Gameloft ha utilizzato per la realizzazione di Modern Combat 4, il quale garantirebbe una resa visiva davvero notevole e ben curata con moltissimi dettagli su schermo.

Ecco il trailer.

La serie Zenonia gratis su App Store per un periodo limitato di tempo

Gamervile USA ha deciso di rendere gratuita per un periodo limitato di tempo una delle sue serie di maggior successo; Stiamo parlando della serie ZENONIA considerata dai più come una delle migliori saghe RPG per iDevice e smartphone in generale.

L'offerta comprenderà come detto precedentemente tutti i capitoli della famosissima saga, perciò se siete fan di ZENONIA o del genere RPG in generale il nostro consiglio è quindi quello di scaricare al volo tutti i capitoli della saga che non avete acquistato, così da poter giocare ad una delle saghe più belle per iPhone e iPad. Tutti i titoli legati a ZENONIA hanno una loro trama, perciò anche se non avete giocato i precedenti capitoli potrete comunque godervi tranquillamente il gioco (qualsiasi capitolo esso sia).

La serie ZENONIA è disponibile gratuitamente su App Store: https://itunes.apple.com/it/app/zenonia/id316720410?mt=8

giovedì 2 maggio 2013

App Store sta per raggiungere i 50 miliardi di download! iTunes Card da 10.000$ in palio!

L'App Store sta per raggiungere 50.000.000.000 (cinquanta miliardi) di download, per l'occasione Apple ha avviato il consueto countdown, al termine del quale sarà assegnata la iTunes Card da 10.000$ in palio per l'utente che scaricherà la 50 miliardesima app.


Questo è un altro record che segna l'App Store, che in soli 5 anni ha raggiunto 800.000 app disponibili e 50.000.000.000 di download.

Anche stavolta Apple ha deciso di festeggiare l'evento regalando una iTunes Card da 10.000$ a colui che scaricherà l'app numero 50 miliardi.

Su App Store Apple ha pubblicato anche la classifica delle app più scaricate di sempre, tra cui troviamo WhatsApp, FruitNinja, Facebook, YouTube, Instagram, Shazam ecc… Per visualizzare la lista completa clicca qui.

In questo momento, il conto dei download è arrivato a 49.208.540.684.

Qual'è il più resistente? iPhone 5 o Galaxy S4?

SquareTrade ha pubblicato sul proprio sito un video confronto tra iPhone 5, Samsung Galaxy S3 e Galaxy S4 per testare la resistenza di questi tre smartphone. Il dispositivo di Apple risulta essere il più resistente.

SquareTrade ha simulato varie situazioni in cui potrebbe cadere il nostro telefono, e diversamente da come potremmo pensare, l'iPhone 5, nonostante i suoi materiali più delicati, è più resistente agli urti rispetto al Galaxy S3 o S4, che con una sola caduta hanno visto frantumarsi il display.

Dopo i vari test, i tre dispositivi hanno continuato a funzionare correttamente tranne il Galaxy S3, che una volta tirato fuori dalla vasca d'acqua non emetteva più alcun suono.

Ecco le considerazioni di SquaraTrade:
Le nostre ricerche e la nostra esperienza mostrano che anche le più piccole scelte strutturali possono compromettere la durabilità di un dispositivo: il bilanciamento del peso influenza ad esempio il modo in cui si comporta durante la caduta libera, evitando di cadere proprio sullo schermo; i dispositivi con il retro in gomma scivolano per distanze inferiori mentre dimensioni esagerate compromettono la comodità nel portarli dentro le tasche dei jeans.
Ecco il video test.

Apple rilascia iOS 6.1.4 per iPhone 5!

Apple ha appena rilasciato per iPhone 5 un nuovo aggiornamento software: iOS 6.1.4.


L'update va a migliorare solo il profilo audio in vivavoce su iPhone 5, pesa 11MB e come sempre può essere scaricato direttamente dal dispositivo in Impostazioni > Generali > Aggiornamento software oppure con iTunes da Mac o PC.

mercoledì 1 maggio 2013

Intervista a Franco Busnelli: la caduta del colosso di Cupertino – Parte 1

Il 19 Settembre 2012 Apple Inc. chiude il proprio titolo con un valore di 702.10$ ad azione. Com'è possibile che l'azienda con più utile al mondo abbia perso il 38,74% in borsa in soli sei mesi?
L'analista Franco Busnelli ci spiega come è accaduto questo declino:

"Grazie a Steve Jobs le quotazioni del titolo AAPL sono continuate a salire in borsa anche dopo la morte dell'ex amministratore delegato, Apple era arrivata a capitalizzare un quinto dell'intero indice Nasdaq, avendo un valore pari al 20% sul totale dell'indice. Tutti ne parlavano, persino i telegiornali elogiavano l'azienda californiana per le quotazioni raggiunte all'inizio dell'ultimo quarto 2012 in borsa. Tutti volevano la loro fetta e in molti hanno acquistato, ma, come spesso accade, il mercato ha iniziato a prevedere un picco degli utili. Il 20 Settembre 2012 Apple registra il primo gradino in discesa, perché poco più di un mese dopo l'azienda californiana avrebbe perso il "sex appeal", presentando iPad mini e portando l'azienda verso un'ottica totalmente differente rispetto quella del geniale fondatore. Dopo il 23 Ottobre 2012 – prosegue Franco Busnelli –, data di presentazione di iPad mini, il mercato prevedeva che le vendite non sarebbero state le medesime di iPhone o iPad. Tim Cook non ha un'idea chiara come il suo predecessore e, di conseguenza, il titolo ne ha risentito in negativo. È molto improbabile che il titolo torni allo storico valore di oltre 700$ per azione."


Franco Busnelli non prevede un buon futuro per quanto riguarda l'azienda di Cupertino essendosi gettata in acque troppo turbolente e competitive:
"Da un lato Apple ha rinnovato il mercato ma dall'altro, non rinnovandosi nuovamente, rischia di abbandonare la cresta dell'onda. Contando che l'azienda californiana ha appena deliberato che spenderà 60 miliardi di dollari per il "buy-back.", sperando di distribuire un buon dividendo agli azionisti."
La società`definisce questa azione economica "il più grande riacquisto finanziario della storia", pur sapendo che inizialmente il buy-back era fissato a 10 mld. Questo piano, organizzato circa un anno fa a Cupertino, dovrebbe concludersi entro il 2015.

In conclusione, è ora di rimboccarsi le maniche agli headquarters di Cupertino per sfornare un nuovo prodotto che ricordi il successo del 2007 dato da iPhone.