
Gli utilizzi “impropri” definiti tali nel brevetto sono molteplici: cadute, shock accidentali, utilizzo con temperature troppo rigide o troppo calde, contatto con liquidi o aggiunta e rimozione di parti hardware non autorizzate.
Logicamente il fatto che sia depositato un brevetto non significa che Apple lo utilizzerà in futuro, ma è chiaro che lo scopo è solo quello di cautelarsi nel caso in cui gli utenti che usano il dispositivo in modo improprio pretendano poi la riparazione in garanzia.
“Nei punti vendita, spesso il personale riceve dispositivi da riparare e non sempre è possibile stabilire in modo inequivocabile se questi siano effettivamente difettosi o se sono stati manomessi”, scrive Apple nel brevetto. Con questo brevetto, invece, sarebbe possibile scoprire come e quando un utente ha effettuato operazioni non consentite o comunque che invalidano la garanzia.
Per quanto riguarda lo spegnimento automatico, questo non avviene in remoto, ma semplicemente quando, ad esempio, l’iPhone entra in contatto con dei liquidi. In questo caso si cerca di preservare l’hardware del dispositivo da possibili malfunzionamenti dovuti proprio al contatto con tali liquidi.
Il brevetto prevede anche l’inserimento di sensori termici, per individuare temperature eccessive o troppo rigide, di particolari accelerometri per registrare eventuali cadute dell’iPhone e tool diagnostici particolari grazie ai quali è possibile scoprire altri tipi di manomissioni, come ad esempio l’apertura del case o il cambio di parti hardware.
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